Endoscopia nasale
L’endoscopia nasale permette una accurata ispezione interna del naso utilizzando un’ottica telescopica denominata Endoscopio Nasale. L’immagine raccolta dall’ottica è visualizzata su uno schermo apposito. Grazie all’endoscopia nasale è possibile visualizzare ad alto ingrandimento il rivestimento interno del naso (la mucosa), valutandone ispettivamente lo stato di salute. È possibile inoltre apprezzare la conformazione anatomica dei turbinati e l’eventuale presenza di polipi. Talvolta sono inoltre visibili segni di patologia a carico dei seni paranasali (le cavità che circondano il naso), come, ad esempio, la presenza di secrezione che fuoriesce dagli stretti ingressi dei seni, detti osti. L’endoscopio può poi essere spinto verso la base cranica per valutare la fossa olfattiva e l’organo olfattivo extracranico.
Videolaringoscopia
(laringoscopia a fibre ottiche; laringoscopia diretta, fibrolaringoscopia)
L’esame, indicato nella diagnosi delle malattie della laringe e dell’ipofaringe mediante l’utilizzo di strumenti a fibre ottiche (endoscopi rigidi o flessibili).
Il test è ambulatoriale e indolore. Si introduce l’endoscopio dalla bocca (endoscopi rigidi), o attraverso la fossa nasale (endoscopi flessibili).
Essendo una tecnica non cruenta, non ha praticamente nessuna controindicazione. Agli strumenti ottici può essere connessa una telecamera, un sistema di registrazione ed archiviazione delle immagini analogico o digitale ed un monitor che consente al medico ed al paziente di vedere e commentare l’esame durante la sua esecuzione.
Videolaringostroboscopia
L’esame endoscopico viene eseguito con l’ausilio di una luce stroboscopica (ritmica) che consente di visualizzare meglio l’onda mucosa vibratoria delle corde vocali e svelare altre patologie altrimenti invisibili come le cisti intracordali. Questo esame è molto importante nelle malattie della voce.
Olfattometria
L’olfattometria è un esame che può essere effettuato per valutare la capacità olfattiva del naso. È esame soggettivo, basato cioè sulla risposta cosciente del paziente ad uno stimolo. Il paziente è invitato ad annusare una serie di essenze odorose imbevute su carta e ad identificarle in un elenco predefinito. In base alle risposte date si potrà determinare la capacità olfattiva di ciascun paziente, che potrà essere normale (normosmia), ridotta (iposmia) o assente (anosmia). Il test, sviluppato negli Stati Uniti dall’Università della Pennsylvania, ha una elevata accuratezza ed è in grado di distinguere i falsi positivi.
Rinomanometria
La rinomanometria anteriore attiva è effettuata appoggiando ad una narice una piccola sonda ed invitando il paziente a respirare con l’altra narice attraverso una maschera. Questo esame permette di misurare in modo oggettivo il flusso di aria che passa attraverso ciascuna narice, dando una misura chiara della pervietà nasale. L’esame può essere effettuato in condizioni basali oppure dopo l’applicazione di sostanze decongestionanti o allergeniche, per verificare la risposta del naso a diverse sostanze.
Rinometria acustica
La rinometria acustica è una tecnica che sfrutta la naturale capacità delle onde sonore di riflettersi contro le superfici solide. Grazie ad una sonda appoggiata alla narice vengono inviate delle onde sonore la cui riflessione permette di analizzare il grado di pervietà della porzione anteriore della fossa nasale e la sua geometria interna, evidenziando la posizione di un eventuale restringimento.
Citologia nasale
Il rivestimento interno delle cavità nasali, la mucosa, può essere indagato a livello cellulare con la citologia nasale. Le cellule della mucosa nasale vengono raccolte tramite una piccola spatola. Il loro esame al microscopio, dopo fissazione e colorazione, permette di identificare la presenza di diverse popolazioni di cellule infiammatorie che possono essere presenti nella mucosa nasale di pazienti affetti da patologie come rinite allergica, rinite virale e batterica, poliposi nasale etc. La caratterizzazione delle diverse popolazioni cellulari fornisce indicazioni circa la natura e la prognosi di queste patologie.
Esame colturale del muco nasale
Viene introdotto nel naso un piccolo tampone per prelevare il muco che riveste le pareti delle fosse nasali. Il materiale viene inviato ad un laboratorio per valutare lo sviluppo di batteri o di funghi. Nel caso in cui si siano sviluppate delle colonie, il paziente verrà sottoposto a terapia antibiotica mirata tramite antibiogramma.
Rinocitogramma
Il muco viene prelevato dalle fosse nasali e analizzato al microscopio per valutare le cellule presenti (striscio). Si cercano in particolare alcune cellule (granulociti eosinofili) che aumentano nelle riniti allergiche e nelle riniti eosinofile.
Esame audiometrico (audiometria)
L’esame audiometrico è indicato nella diagnosi delle malattie dell’orecchio e delle ipoacusie. Valuta l’udito del paziente determinando la cosiddetta soglia di minima udibilità. L’esame e’ ambulatoriale, dura pochi minuti, viene eseguito in una cabina silente ed è del tutto indolore. Al paziente viene richiesto di segnalare tutte le volte che percepisce un suono emesso da una cuffia auricolare. E’ un esame che fornisce informazioni dal punto di vista quantitativo (quanto si sente), e dal punto di vista qualitativo (come si sente)
Esame impedenzometrico (timpanogramma; impedenzometria)
L’esame è indicato nella diagnosi delle malattie dell’orecchio e delle ipoacusie Valuta l’impedenza del sistema timpano-ossiculare (menbrana timpanica ed ossicini) cioè la resistenza presentata dall’orecchio medio al passaggio del suono. I riflessi del muscolo stapedio (muscolo della staffa). Lo studio dei riflessi stapediuali fornisce informazioni sulla motilità degli ossicini e sul “nervo acustico”.L’esame è ambulatoriale, dura pochi minuti ed è del tutto indolore. Viene eseguito inserendo una piccola sonda nell’orecchio del paziente. Fornisce informazioni sull’udito del paziente ma soprattutto consente di valutare l’integrità della via acustica centrale con l’esecuzione di alcuni test otoneurologici
Prick test
Si applicano sulla cute dell’avambraccio sospensioni acquose delle sostanze da testare (pollini, acari, derivati epidermici di animali ecc, ecc…). Si valutano le reazioni cutanee (rossore, gonfiore) che compaiono dopo. L’esame è generalmente eseguito dallo specialista in allergologia.